Sfruttamento sessuale Vision e Azioni dell’associazione Mago Merlino
Lo sguardo attento e interrogante delle giovani volontarie, presenti in associazione per il servizio civile 2010-11, ha rinforzato una sensibilità di alcuni soci verso le donne che si prostituiscono in strada e che molte di loro sono soggette al fenomeno Tratta. Abbiamo così rivolto lo sguardo e attenzione verso la presenza di queste donne nelle complanari delle strade di Lamezia e dintorni, connettendole al fenomeno dell’immigrazione, della prostituzione e dello sfruttamento sessuale.
L’azione di volontariato ha poi incontrato la possibilità progettuale, dove il termine INSIEME voleva essere il valore aggiunto e metodologico per prendere in carico frange di disagio e di marginalità del territorio: insieme come Chiese, alla Chiesa Valdese, insieme a diverse associazioni di volontariato attente ad imbastire relazioni di collaborazione con il pubblico istituzionale.
Insieme “trattare” e non rimuovere la percezione di una mentalità comune sul fenomeno, e rilevare l’inquietante la cultura locale di questo territorio, alimentata da:
• Persone distratte che notano il continuo aumento dell’antica frequentazione su strada della città e dintorni;
• Persone che, con un po’ più di critica, arrivano a notare i diversi colori della pelle, le fisionomie;
• Persone un po’ moraliste che giudicano e condannano le donne e meno i clienti;
• Qualcuno che si fa domande;
• Qualcun altro che si dice –per quietarsi la coscienza- che non è un affare che lo /la riguarda;
• Altri che pensano o sperano che qualcuno faccia qualcosa per togliere l’imbarazzante visione/realtà;
• Qualcuno che si confronta e si interroga profondamente circa la sua responsabilità e scommette in prima persona “Tutto di questa città mi appartiene e la sogno più dignitosa per tutti, per tutte.”
Noi abbiamo scelto di essere tra queste ultime persone e coinvolgerci con altre/i. Ed è su questo che ne abbiamo colto la sfida e l’ipotesi progettuale:
Voler vedere: educarci ad uno sguardo profondo sulla realtà, non superficiale, con pregiudizi o secondo mentalità comuni;
Saper guardare: approcciare le questioni personali e sociali con la consapevolezza della propria capacità e limite, ma contare sull’esperienza di altri Enti che hanno più saperi e più conoscenze;
Voler conoscere: ogni approccio nuovo richiede impegno di studio, metodologia, strumenti;
Decidere di Incontrare: il contatto diretto, coinvolgente non con i problemi, ma con i volti delle donne sulla strada è stato riconosciuto come il modo migliore per conoscere, prendere in carico persone, prima ancora che problemi;
Nutrire possibilità di dignità e di libertà: è la ricerca ed il sogno che si voleva e si vuole condividere.
L’Associazione Mago Merlino ( Ottobre 2013-Marzo2014) con finanziamento dell’amministrazione provinciale di Catanzaro ha iniziato uno studio del fenomeno della Tratta/Prostituzione sulla strada con il Progetto “Tratti di Donna” pertanto si è costituita una unità di strada con l’obiettivo di osservare l’area con maggior presenza del fenomeno , il territorio in esame era molto ampio( Statale 18 che va da Campora S. Giovanni provincia di Cosenza fino a Pizzo Calabro provincia di Vibo Valentia; lo snodo ferroviario di Lamezia Terme con le complanari adiacenti. Questo attività ha permesso di iniziare un lavoro di mappatura e contatto con le donne sulla strada durante le uscite settimanali.
Nel 2014 attraverso il progetto “Trattarne Insieme” finanziato con i fondi 8Xmille della Chiesa Valdese, l’associazione ha continuato con le azioni di Uscita dell’Unita di Contatto e ha iniziato ad creare reti e relazioni di collaborazione con il pubblico istituzionale e con altri operatori del privato sociale anche di altre regioni, che si occupavano del fenomeno. Nel 2015 l’associazione ente Partner Progetto Por Calabria ha continuato con l’attività di uscite settimanali , contatti e accompagnamenti sanitari e di supporto legale alle donne potenziali vittime di tratta per sfruttamento sessuale anche attraverso la partecipazione al Progetto Golfintratta.
Nel 2106 con il progetto B.U.S. (Buone Uscite dallo Sfruttamento), finanziato da Fondazione con il Sud e in partnership con diverse realtà del privato sociale su tutto il territorio regionale ha continuato le azioni e iniziato l’attività di Drp.In che poi ha proseguito con la progettazione dell’8 per milla della Tavola valdese con il progetto IOM (insieme verso orizzonti maschili), sondando il substato culturale maschile dei clienti e della mentalità maschile del fenomeno della tratta e della prostituzione.
Inoltre, dal 2016 è ente attuatore del progetto In.C.I.P.I.T. con le seguenti azioni: emersione del fenomeno, attraverso una unità di contatto agli sbarchi presso il porto di Vibo Valentia e una unità di contatto per le consulenze anti-tratta presso CAS/SPRAR, Forze dell’ordine e altri enti del privato sociale che segnalino la presenza di potenziali vittime di tratta nei loro servizi; Unita di contatto sulla strada; Consulenze CAS/SPRAR e accoglienze presso la struttura dell’associazione.