Sprar è il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati politici del Ministero dell’Interno. La gestione del sistema di protezione è affidata dal Ministero all’Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), che la gestisce attraverso un organismo detto Servizio Centrale.
A seguito di bando pubblico gli Enti Locali gestiscono singoli progetti Sprar con o senza l’ausilio di cooperative ed associazioni.
A Lamezia Terme il progetto Sprar è gestito dall’Amministrazione Comunale insieme all’Associazione Mago Merlino, alla Cooperativa Il Delta, alla Cooperativa Integrazione Calabria, alla Associazione Comunità Progetto Sud, all’Arci, alla Cooperativa in Rete.
L’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, ha come obiettivi principali:
- Garantire misure di assistenza e di protezione della singola persona;
- Favorirne il percorso verso la (ri)conquista della propria autonomia.
Per l’Associazione Mago Merlino l’esperienza di accoglienza SPRAR, in particolare di nuclei familiari e/o monoparentali, significa continuare a mettersi in ascolto
- di diversità relazionali ed etniche che mutavano i riferimenti soliti e consolidati di fare e far fare accoglienza;
- di storie di violenze e violazioni disumane che non ci fanno vergognare, ma soffrire e di aspirazioni di altri uomini e donne che a volte ci sembrano pretese, ma sono veri sogni di dignità maturata tra guerre e sevizie, non a tavola, in casa o sotto l’ombrellone;
- di parametri di autonomia che vanno oltre lo scontato ed il precostituito;
- di tempi e stili di vita da integrare piuttosto che da giudicare meno buoni perché diversi da quelli occidentali o regionali;
- di modalità espressive usate per dire il disagio e la sofferenza che dovevano incontrare cure secondo loro, più che secondo noi..;
- di genitorialità vissute con preoccupazioni e protezioni che dicono drammi, legami e verità sulla vita, sull’autonomia, altre …;
- di una profonda ricerca del senso della vita che ci fa riconoscere tutti in viaggio, tutte/i forestiere/i e tutti fratelli e sorelle, mai arrivati.